APERTURA DELLA XXX EDIZIONE DE L’ATELIER MUSICALE
AUDITORIUM DI VITTORIO, CAMERA DEL LAVORO DI MILANO – CORSO DI PORTA VITTORIA 43
UN POCO LOCO -OMAGGIO A BUD POWELL
MONDAY ORCHESTRA
Luca Missiti – Direzione e arrangiamenti
Daniele Moretto, Alessandro Bottacchiari, Giancarlo Mariani, Pietro Squecco – trombe
Andrea Andreoli, Carlo Napolitano, Davide Albrici tromboni
Giulio Visibelli – sax contralto, sax soprano, flauto
Andrea Ciceri – sax contralto
Tullio Ricci – sax tenore, sax soprano
Rudi Manzoli – sax tenore
Giancarlo Porro – sax baritono
Antonio Vivenzio – pianoforte
Marco Vaggi – contrabbasso
Francesco Meles – batteria
Programma:
Celia
Parisian Thoroughfare
Dusk N’ Sandy
Strictly Confidential
Un Poco Loco
Glass Enclosure
Tempus Fugit
Introduce Maurizio Franco
Ingresso: con tessera di socio (5 euro) e biglietto (10 euro) o abbonamento per l’intera stagione (80 euro)
Per informazioni: 348-3591215 02-5455428 secondomaggio@alice.it eury@iol.it
L’apertura di questa storica trentesima stagione riflette in pieno la filosofia dell’Atelier: spazio ai giovani e alle nuove realtà della musica italiana accanto a nomi di esperienza e dalla carriera ben consolidata; linguaggio musicale contemporaneo; sguardo al passato inteso come patrimonio culturale e al tempo stesso fonte di ispirazione. La Monday Orchestra di Luca Missiti rappresenta tutti questi aspetti grazie al lavoro del suo direttore, figura di spicco nel panorama degli arrangiatori e direttori presenti sulla scena jazzistica del vecchio continente. Stavolta la sua big band si concentra sulle composizioni del pianista Bud Powell, di cui nel 2024 ricorre il centenario della nascita, che ha omaggiato con un superbo album titolato come questo concerto: Un Poco Loco. Il complesso mondo del compositore è stato proiettato nella dimensione orchestrale trovando nuove ed emozionanti sfaccettature e insoliti impasti timbrici, nei quali si evita di affidare i temi a un solo strumento, suddividendoli invece tra le varie sezioni dell’orchestra per creare un dialogo che offre un’immagine “tridimensionale” delle composizioni, rese in maniera nuova, ma perfettamente riconoscibili grazie a una scrittura chiara e capace di evidenziarne il colore di fondo, l’atmosfera generale. Il contributo dei notevoli solisti della band (che è nata diciotto anni fa dall’idea di un Missiti allora poco più che ventenne) aggiunge valore a una proposta che apre al più alto livello l’edizione numero trenta de l’Atelier Musicale.